venerdì 31 maggio 2013

La faccia, la testa e il cuore



Quando ho invitato Chiara e Sara a raccontare del Sermig non mi ero posta obiettivi molto precisi.
Mi sembrava che la presenza di due diciottenni carine, piene di vita e piene di valori potesse costituire di per sè un'esperienza ricca e coinvolgente per la mia classe.
L'incontro ha prodotto più frutti di quanti me ne aspettassi.




Presentazione-SERMIG

Si è parlato di pace, ricostruendo la storia di un arsenale, si è parlato di un uomo che ha speso la vita per gli altri, si sono prese in considerazione grandi ingiustizie e grandi problemi.



Tutto questo si poteva fare anche in classe in una normale lezione scolastica di storia o di geografia.
Quello che hanno aggiunto queste due ragazze però è impagabile. Non ci hanno mai dato l'impressione che questi problemi siano irrisolvibili, che siano lontani o che non ci riguardino.




Il clima che si è respirato sin dal primo momento è di un mondo che può cambiare.
Ora so che cosa augurare ai miei studenti: vorrei averli invitati a metterci la faccia, la testa e anche il cuore, come invita la canzone che abbiamo sentito insieme.



Non importa che lo facciano per il Sermig, per un'area terremotata, per la loro parrocchia o per un loro vicino di casa!

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