Abbiamo provato ad applicare alcuni strumenti utilizzati per l'analisi del testo poetico a famosi brani della canzone d'autore italiana.
Il vecchio e il bambino di Francesco Guccini
Questo è il commento di Emanuele Faccani:
Questa
magnifica poesia, di Francesco Guccini, famosissimo cantautore Italiano,
presenta un’intensità di significati sorprendente; spicca il
fatto che anche al giorno d’oggi, nonostante le tecnologie più avanzate, gli
anziani sono, e continueranno sempre ad essere, un tesoro per la nostra società!
Ed è proprio andando a scavare in queste “fonti materiali”
viventi che possiamo comprendere i cambiamenti radicali, ed importantissimi,
che hanno subito il mondo lo spazio che ci circonda fino ad arrivare a noi ;ed
è proprio questo il significato principale che ricorre in tutta la poesia! Nel testo infatti il vecchio,
guardando il mondo corrotto di oggi, si mette a piangere, il bambino allora
deride, anche se in modo compassionevole, i vecchi, affermando che non sanno
distinguere il vero dai sogni.
L’anziano signore allora, tirando fuori tutte le
perle di saggezza che ha in sé, inizia a fantasticare, immaginando che l’uomo,
come una volta dipenda dalle stagioni, infatti oggi, con tutte le comodità, per
noi cambia poco e niente che vi sia freddo, caldo, che piova o che nevichi; infatti noi come persone civili non
sapremmo minimamente in che modo sopravvivere allo stato brado! Alla fine lo sguardo del bambino non
è più quello di uno che crede di aver appreso tutto dalla vita, ma un volto
pieno di tristezza, malinconia, malumore,…
insomma uno sguardo che dice di più dell’apparenza. Così il bambino con
gioia, ma allo stesso tempo inorridito da ciò che è capace di fare l’uomo,
esclama:
“Mi piaccion le fiabe, raccontane
altre!”
Anche la musica di sottofondo non è stata scelta a caso da Guccini,
è creata apposta proprio per identificare bene il mondo di oggi e farci sognare
sul modo di vivere di una volta, quando ancora se volevi un po’ di farina
dovevi presentarti al mulino con il grano già raccolto. Alterna una melodia che
fa pensare a suoni tradizionali a musica di sintesi. Il lessico è ricercato,
per una presentazione perfetta. Ancora una volta la memoria entra in primo
piano, perché è importante per chiunque e di qualunque cosa si voglia parlare e
di conseguenza anche ricordare.
Il vecchio e il bambino:
Un
vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...
L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...
I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...
E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori
e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."
Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...
L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...
I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...
E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori
e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."
Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
Complimenti Emanuele!Mi hai fatto emozionare.
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