Mi sono imbattuta per caso in questa breve storia. La condivido con voi perchè sta iniziando un nuovo anno scolastico e vorrei che fosse all'insegna della reciproca comunicazione.
Dopo averla letta cercate di capire cosa può insegnarci!
Un maestro mentre insegnava matematica a Pietro di 7 anni gli chiese
“Se io ti do una mela e una mela e una mela, quante mele hai in borsa?”
Dopo pochi secondi Pietro rispose con sicurezza “Quattro!”
L’insegnante rimase deluso, “Forse il bambino non ha sentito bene”,
pensò. Quindi ripetè “Pietro, ascolta bene, se io ti do una mela e una
mela e una mela, quante mele hai in borsa?”
Pietro vedendo il disappunto nello sguardo del maestro si mise a
contare sulla punta delle dita, non per cercare di dargli la risposta
corretta, ma quella che avrebbe reso l’insegnante felice
Questa volta esitando un po’ rispose “Quattro?”
Lo sguardo deluso rimase sulla faccia dell’insegnante a cui venne in
mente che a Pietro piacevano le fragole. “Magari non gli piacciono le
mele e viene distratto da questo”, pensò. Questa volta con esagerata
eccitazione gli chiese “Se ti do una fragola, una fragola ed una fragola
quante fragole hai?”
Vedendo l’insegnante contento Pietro si mise ancora a calcolare
sulle dita. Era sereno, il maestro un po’ in apprensione perché sperava
che il nuovo approccio funzionasse. Con un sorriso esitante il piccolo
Pietro rispose “Tre?”.
L’insegnante era vittorioso, voleva congratularsi con se stesso. Ma
aveva ancora un dubbio per cui gli chiese “Se io ti do una mela e una
mela e una mela, quante mele hai?”.
Prontamente Pietro rispose “Quattro!”
L’insegnante era atterrito “Come Pietro, come?” gli chiese con voce irritata.
Con voce bassa ed esitante Pietro rispose “Perché ho già una mela in borsa”.
http://silviatoffolon.it/
un alunno da apprezzare...dal punto di vista matematico del problema non ha commesso alcun errore perché il protagonista era lui e ha giustamente preso in gioco tutti i dati, anche quelli nascosti!
RispondiElimina