Tantissimi giochi per il computer o per il cellulare sono basati su leggi fisiche esistenti e da pochi giorni si parla di quelle che stanno alla base di Angry Birds.
Il gioco è diventato così cult che anche la comunità scientifica non ha saputo resistere alla tentazione di studiare gli uccellini arrabbiati: il fisico Rhett Allain ha analizzato e spiegato le leggi fisiche che regolano i loro rimbalzi.
Un piccolo riassunto per chi non fa parte del miliardo di fan del videogioco: il giocatore, servendosi di una fionda, deve scagliare degli uccellini contro una serie di
maiali verdi, colpevoli di aver rubato loro le uova, posizionati all'interno del campo di gioco.
(P.S. io sono fortissima!)
Il fisico giocando si è insospettito del fatto che un uccellino azzurro rimbalzasse sempre più in alto e in modo continuo, andando probabilmente contro le leggi della Terra. Si è così messo a studiare il moto di uno degli uccellini saltellanti scoprendo che i dati mostrano in realtà un andamento quadratico rispetto al tempo per ogni rimbalzo, come ci si aspetta dalle leggi della cinematica (la scienza che studia i moti), con un'accelerazione pari a 9.8 m/s 2, pari alla gravità terrestre (la famosa g che attrae tutto al centro della terra e che si usa per passare da massa a peso, ricordate?!).
Il fisico giocando si è insospettito del fatto che un uccellino azzurro rimbalzasse sempre più in alto e in modo continuo, andando probabilmente contro le leggi della Terra. Si è così messo a studiare il moto di uno degli uccellini saltellanti scoprendo che i dati mostrano in realtà un andamento quadratico rispetto al tempo per ogni rimbalzo, come ci si aspetta dalle leggi della cinematica (la scienza che studia i moti), con un'accelerazione pari a 9.8 m/s 2, pari alla gravità terrestre (la famosa g che attrae tutto al centro della terra e che si usa per passare da massa a peso, ricordate?!).
Tutto nella norma insomma.
Successivamente, Allain ha analizzato l'altezza massima raggiunta dall'uccellino nei primi rimbalzi. Anche qui, i dati sembrano seguire un andamento quadratico.
Ma cosa accade quando i
rimbalzi diventano superiori a
35 metri, così alti che l'animaletto
esce dalla parte superiore dello schermo e vi rientra poco
dopo? Continua a seguire la legge quadratica o no? Stavolta non è
possibile misurare l'altezza raggiunta dal salto, perché l'uccellino non
è più visibile: per questo, Allain ha utilizzato un software che permette di analizzare elementi in movimento all'interno di un filmato.
L'ipotesi del fisico è di trattare i rimbalzi che escono dallo schermo
con la stessa equazione che
regola il moto verticale di un
proiettile: in questo modo, è facile calcolare
l'altezza massima raggiunta, utilizzando il tempo di volo
dell'uccellino. Seguendo questo approccio, Allain è riuscito a fare un
grafico di tutti i rimbalzi.
Qui arriva la sorpresa: gli ultimi rimbalzi si discostano dalla
legge quadratica e non superano l'altezza di
45,5 metri rispetto al suolo. Perché? L'uccellino si scontra per caso con un
soffitto magico una volta uscito dallo schermo? Per scoprirlo, il fisico ha esaminato la velocità iniziale di ogni rimbalzo.
L'arcano è risolto: esiste una
velocità limite per gli uccellini, pari a 30 metri al
secondo. Probabilmente, i programmatori di Angry Birds, per evitare che i
loro animaletti si spingessero fino allo spazio siderale (cioè fino alle stelle), hanno posto
questa limitazione. La fisica dunque è rispettata.
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