venerdì 28 settembre 2012

FreeMind

Dato che tutti eravate affascinati dagli schemi di scienze di Andrea, ecco il tanto atteso post su FreeMind.

Che cos'è FreeMind?
Innanzitutto Freemind è un programma open source, che significa sorgente aperta, indica cioè un software i cui autori  ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.
Inolte FreeMind è un programma per costruire mappe concettuali, riconosciute utili per lo sviluppo di idee, di ipotesi, di strategie di ricerca e di percorsi conoscitivi. FreeMind è facile e divertente.
Un diagramma fatto con FreeMind risulta molto efficace:

• come supporto alla creatività, in quanto stimola a considerare idee ed associazioni non ancora elaborate. In una mappa mentale ogni ramo, a sua volta, potrebbe essere il centro di un'altra mappa mentale di maggiore dettaglio.
•come supporto alla rappresentazione, inquanto permette una visione d'insieme, aiutando a lavorare sia su pensieri e idee esistenti, sia su quanto deve ancora essere sviluppato da essi.
nella comunicazione del pensiero, in quanto esplicita graficamente i legami concettuali e facilita la creazione di associazioni mentali.

Come funziona FreeMind?
Partendo da un argomento centrale è possibile creare nodi secondari, linee, collegamenti ipertestuali e molto altro ancora. Inoltre FreeMind permette di arricchire visivamente le tue mappe mentali grazie a icone con cui sottolineare la natura di un concetto, come punti di domanda, indicatori di priorità e così via.
Il programma è particolarmente utile perché permette di creare mappe di dimensioni illimitate, di inserire concetti espandibili con un clic e svariate altre opzioni che ovviamente non sono disponibili su una mappa cartacea. Un altro punto tenuto in considerazione dagli sviluppatori è la portabilità delle mappe, cioè si può esportare la mappa fatta come se fosse un'immagine per inserirla ad esempio in un documentro word.
Potete trovare in rete delle guide per utilizzare al meglio FreeMind, ad esempio:  http://it.scribd.com/doc/4883123/Tutorial-FreeMind-08 
Imparerete tutto, ma proprio tutto di FreeMind!!!

Esempio:
Ecco qua una velocissima mappa concettuale semplicissima fatta in 1 minuto sui quadrilateri, vedete come già è molto più chiara la suddivisione?

Dove scaricarlo gratuitamente: 
http://downloads.phpnuke.org/it/download-item-view-x-n-y-z-x/FREEMIND.htm

Dato che per funzionare ha bisogno del supporto di Java, se non lo avete già ve lo richiederà e quindi potete scaricarlo gratuitamente qui:
http://www.java.com/it/download/windows_xpi.jsp?locale=it


lunedì 24 settembre 2012

Una splendida giornata di accoglienza

Venerdi 22 Settembre si è svolta la giornata dell'accoglienza: dopo aver partecipato tutti insieme alla Messa ci siamo diretti alla spiaggia di Marina Romea.
La giornata era delle migliori: tanto sole e tanti spazi per poter giocare e passare del bel tempo insieme.
La gara di castelli di sabbia era a tema libero e ci sono state delle realizzazioni bellissime, ma come in tutte le competizioni alla fine sono state scelte le tre più belle che si sono aggiudicate un premio golosissimo: un buono per comprare del gelato!
Al terzo posto si sono classificati i ragazzi che hanno costruito lo stadio:
Al secondo posto la splendida canoa:
Ed infine...rullo di tamburi...i vincitori sono i ragazzi della II B con il loro bellissimo Big Ben:
Ecco il loro ordinatissimo cantiere di lavoro, dove si erano diligentemente divisi i compiti:
Ed ecco la loro esultanza nel momento della vittoria:
Grazie a tutti per la bella giornata.

"Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera." Paulo Coelho

giovedì 20 settembre 2012

Un buon raccolto

Pubblico una parte della bellissima e-mail ricevuta da Emanuele:

l'ultimo giorno è arrivato e io ho voluto festeggiarlo con la
vendemmia, fatto che succede una, due volte l'anno: una per l'uva bianca e
l'altra per la nera.
Il vino bianco ha bisogno di fermentare per solo un anno dopo di che viene
imbottigliato, mentre il nero ha bisogno di più tempo e dopo due anni anch'esso viene imbottigliato.
...ma l'importante è che ci siamo divertiti e l'uva era buona!



Ma parliamo di scuola: sa prof. non vedo l'ora di rivederla per raccontarle
tutte le altre mie avventure e  riprendere quelle lunghe giornate di studio che
comunque portano soddisfazione.


Per me è stato il modo migliore di iniziare l'anno scolastico...
Ancora non ho avuto modo di ascoltare le tue avventure, ma domani, durante l'uscita di socializzazione, ci sarà tempo per tutto!
Come tu raccogli l'uva, dalla quale si otterrà vino, frutto di un anno di fatiche, il raccolto per ogni insegnante sono le vostre parole, i vostri successi, il clima che si respira in aula.
Mi sento fortunata.

sabato 15 settembre 2012

La Sicilia di Luis

La prima settimana di Settembre sono stato in Sicilia. Questa è una regione molto bella, grande, con un paesaggio collinare. Ho notato che in ogni paese c’è sempre una parte nuova e una parte vecchia, cioè la parte storica. Ho visitato paesi ricchi di storia, zone archeologiche e paesi balneari.

Le cose che mi sono piaciute di più sono state:
-aver visitato la valle dei templi, molto bella e ricca di resti della Magna Grecia. Vorrei farvi una domanda
di cui io non ho trovato risposta: perché si chiama valle dei templi quando i templi si trovano su un’ altura? Grazie.

-Aver fatto il bagno nel mare di cala mosche, spiaggia che nel 2005 fu nominata spiaggia più bella d’ Italia.
La potevano anche proclamare acque con i pesci più cattivi, pensate: hanno morso quattro volte mio
babbo!!!
-Aver risolto il problema di Emanuele: cioè l’orecchio di Dionisio è lungo 65 metri, alta 23 metri e larga dai 5 a 11 metri. L’ ho misurata personalmente. Ecco a voi la prova.


Mi è piaciuto molto e vorrei visitare un altro luogo uguale alla Sicilia, ma so che ci sono pochi posti uguali.

venerdì 14 settembre 2012

Leggere rende leggeri

Ricordate quando in giardino abbiamo letto L'ultimo elfo? C'è stato un momento in cui nessuno di voi pensava al terremoto, alla terra umida sulla quale era seduto, ai compiti del giorno dopo...
Ecco: per me questa illustrazione rende bene uno dei molti regali che i libri ci fanno.
Mi piacerebbe che ciascuno di voi l'osservasse attentamente: cosa significa quell'orologio? Perchè la lanterna accesa? può essere simbolo di qualcosa?
Non c'è bisogno di intrecciare tappeti per sentirsi come Iqbal, basta leggere il libro e ci si sentirà un po' Pakistano, un po' bambino sfruttato: non si potrà più essere indifferenti a certe ingiustizie.
Leggendo Il giardino segreto magari ci scopriremo anche noi viziate e capricciose come Mary e cercheremo come lei di maturare.
Il mastino dei Baskrville ci farà conoscere la brughiera come se l'avessimo visitata davvero.
Dopo aver letto I tre moschettieri sarà più facile capire certi meccanismi della storia francese.
Vi riporto a questo proposito delle parole che spero vi faranno riflettere:

Chi è analfabeta, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria;
chi legge avrà vissuto 5000 anni:
c’era quando Abele uccise Caino, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
Umberto Eco

martedì 11 settembre 2012

Una mela nella borsa

Mi sono imbattuta per caso in questa breve storia. La condivido con voi perchè sta iniziando un nuovo anno scolastico e vorrei che fosse all'insegna della reciproca comunicazione.
Dopo averla letta cercate di capire cosa può insegnarci!

Un maestro mentre insegnava matematica a Pietro di 7 anni gli chiese “Se io ti do una mela e una mela e una mela, quante mele hai in borsa?” Dopo pochi secondi Pietro rispose con sicurezza “Quattro!”
L’insegnante rimase deluso, “Forse il bambino non ha sentito bene”, pensò. Quindi ripetè “Pietro, ascolta bene, se io ti do una mela e una mela e una mela, quante mele hai in borsa?”
Pietro vedendo il disappunto nello sguardo del maestro si mise a contare sulla punta delle dita, non per cercare di dargli la risposta corretta, ma quella che avrebbe reso l’insegnante felice
Questa volta esitando un po’ rispose “Quattro?”
Lo sguardo deluso rimase sulla faccia dell’insegnante a cui venne in mente che a Pietro piacevano le fragole. “Magari non gli piacciono le mele e viene distratto da questo”, pensò. Questa volta con esagerata eccitazione gli chiese “Se ti do una fragola, una fragola ed una fragola quante fragole hai?”
Vedendo l’insegnante contento Pietro si mise ancora a calcolare sulle dita. Era sereno, il maestro un po’ in apprensione perché sperava che il nuovo approccio funzionasse. Con un sorriso esitante il piccolo Pietro rispose “Tre?”.
L’insegnante era vittorioso, voleva congratularsi con se stesso. Ma aveva ancora un dubbio per cui gli chiese “Se io ti do una mela e una mela e una mela, quante mele hai?”.
Prontamente Pietro rispose “Quattro!”
L’insegnante era atterrito “Come Pietro, come?” gli chiese con voce irritata.
Con voce bassa ed esitante Pietro rispose “Perché ho già una mela in borsa”.

http://silviatoffolon.it/

domenica 9 settembre 2012

La fisica del rimbalzo in Angry Birds

Tantissimi giochi per il computer o per il cellulare sono basati su leggi fisiche esistenti e da pochi giorni si parla di quelle che stanno alla base di Angry Birds. 
Il gioco è diventato così cult che anche la comunità scientifica non ha saputo resistere alla tentazione di studiare gli uccellini arrabbiati: il fisico Rhett Allain ha analizzato e spiegato le leggi fisiche che regolano i loro rimbalzi.
Un piccolo riassunto per chi non fa parte del miliardo di fan del videogioco: il giocatore, servendosi di una fionda, deve scagliare degli uccellini contro una serie di maiali verdi, colpevoli di aver rubato loro le uova, posizionati all'interno del campo di gioco. (P.S. io sono fortissima!)
Il fisico giocando si è insospettito del fatto che un uccellino azzurro rimbalzasse sempre più in alto e in modo continuo, andando probabilmente contro le leggi della Terra. Si è così messo a studiare il moto di uno degli uccellini saltellanti scoprendo che i dati mostrano in realtà un andamento quadratico rispetto al tempo per ogni rimbalzo, come ci si aspetta dalle leggi della cinematica (la scienza che studia i moti), con un'accelerazione pari a 9.8 m/s 2, pari alla gravità terrestre (la famosa g che attrae tutto al centro della terra e che si usa per passare da massa a peso, ricordate?!). 
Tutto nella norma insomma. 
Successivamente, Allain ha analizzato l'altezza massima raggiunta dall'uccellino nei primi rimbalzi. Anche qui, i dati sembrano seguire un andamento quadratico.
Ma cosa accade quando i rimbalzi diventano superiori a 35 metri, così alti che l'animaletto esce dalla parte superiore dello schermo e vi rientra poco dopo? Continua a seguire la legge quadratica o no? Stavolta non è possibile misurare l'altezza raggiunta dal salto, perché l'uccellino non è più visibile: per questo, Allain ha utilizzato un software che permette di analizzare elementi in movimento all'interno di un filmato.
L'ipotesi del fisico è di trattare i rimbalzi che escono dallo schermo con la stessa equazione che regola il moto verticale di un proiettile: in questo modo, è facile calcolare l'altezza massima raggiunta, utilizzando il tempo di volo dell'uccellino. Seguendo questo approccio, Allain è riuscito a fare un grafico di tutti i rimbalzi.
Qui arriva la sorpresa: gli ultimi rimbalzi si discostano dalla legge quadratica e non superano l'altezza di 45,5 metri rispetto al suolo. Perché? L'uccellino si scontra per caso con un soffitto magico una volta uscito dallo schermo? Per scoprirlo, il fisico ha esaminato la velocità iniziale di ogni rimbalzo.
L'arcano è risolto: esiste una velocità limite per gli uccellini, pari a 30 metri al secondo. Probabilmente, i programmatori di Angry Birds, per evitare che i loro animaletti si spingessero fino allo spazio siderale (cioè fino alle stelle), hanno posto questa limitazione. La fisica dunque è rispettata.

lunedì 3 settembre 2012

Sempre più caldo, i ghiacci del Polo Nord al minimo storico

Il ghiaccio marino artico è sempre più sottile e nel mese di agosto ha toccato il minimo storico. Una recente analisi dei dati satellitari ha rivelato che quest’anno lo spessore della banchisa ha “completamente superato” il record negativo raggiunto nel 2007
Il colpevole? Il riscaldamento globale. E le conseguenze future? Eventi metereologici sempre più intensi ed estremi, come ondate di calore, di gelo e siccità.
Durante il mese di agosto di quest'anno, la banchisa polare si è ridotta con un tasso di quasi un centinaio di chilometri quadrati al giorno, due volte più velocemente del solito. Inoltre, l'area della calotta glaciale attorno al Polo Nord si è ridotta a 4,1 milioni di chilometri quadrati, la dimensione più piccola misurata dal 1979, quando iniziarono le osservazioni satellitari.
E qual è la notizia peggiore? Il nuovo record probabilmente non durerà a lungo e presto verrà superato di nuovo, infatti nelle prossime tre settimane la banchisa continuerà a ridursi e scenderà sotto i 4 milioni di chilometri quadrati nel giro di pochissime settimane.
Gli scienziati pensano che il precedente record negativo del 2007 sia stato reso possibile dalle particolari condizioni metereologiche, ma quest'anno il record è dovuto solamente al riscaldamento globale.
I modelli climatici utilizzati dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico prevedono inoltre che le estati artiche saranno completamente prive di ghiaccio marino nei prossimi decenni se il riscaldamento globale non diminuirà.
La diminuzione del ghiaccio polare artico potrebbe innescare lo scioglimento dei ghiacciai terrestri, come quelli in Groenlandia. Infatti man mano che la calotta polare si ridurrà, la superficie marina esposta sarà sempre maggiore, favorendo l’emissione in atmosfera del vapore acqueo e del calore intrappolato e contribuendo all’aumento delle temperature.
Tutto è connesso, anche se il ghiaccio marino che si scioglie è a migliaia di chilometri da noi, ciò ha un impatto anche sul nostro meteo.
Come ridurre il riscaldamento globale?
Quest'anno nel programma di scienze toccheremo questo tema da vicino, vedendo come nel nostro piccolo ognuno di noi può dare un contributo.
Qualche esempio? Spegnere le luci se non servono, usare le pile ricaribali anzichè le usa e getta, riciclare i rifiuti.