Tutti stasera festeggeremo, magari stando in casa con la nostra famiglia, magari uscendo a casa di amici o andando al ristorante, c'è chi guarderà fuochi d'artificio e chi mangerà lenticchie e zampone, ma in realtà che cosa stiamo festeggiando e soprattutto perchè?
Capodanno (da capo d'anno) è il primo giorno dell'anno. Nel mondo moderno cade il 1º gennaio del calendario gregoriano in uso ai fini civili in tutto il mondo, e nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa.
In tutto il mondo si festeggia il Capodanno: per ogni Paese
esistono diverse usanze, pagane o religiose, a cui occorre far fede per
portare fortuna al nuovo anno che arriva. La mezzanotte segna
un momento di passaggio che ricorda al mondo la fine di qualcosa e
l'inizio di un nuovo percorso da fare. Tutti i simboli e le usanze di
Capodanno hanno radici storiche molto antiche e radicate che spesso non
sono conosciute.Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno. Per i Babilonesi il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera. Ecco come si è arrivati a festeggiare il nuovo anno il 1 gennaio: fu Giulio Cesare, nel 46 a.c., a creare il "calendario Giuliano" che stabiliva che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio. Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d'alloro, detti strenne come augurio di fortuna e felicità.
In Italia ci sono un sacco di riti legati a questa festa.
Uno dei riti più conosciuti è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Questa usanza sembra che favorisca l'abbondanza e la ricchezza: i legumi, infatti, sono considerati un cibo in grado di nutrire e di opporsi alla fine del tempo in vista di una generazione di prospettive valide per il futuro. In sostanza l'affermazione della vita contro quella che sembra essere una fine che suscita paure.
Anche i "botti" di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all'inizio del tempo. I "botti" oggi rappresentano anche l'allegria per l'arrivo del nuovo anno.
L'usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell'anno trascorso è quella di lanciare i cocci a mezzanotte. Questa usanza è diffusa in diverse parti d'Italia ed è ancora viva nelle grandi città come Napoli e Roma.
Un'altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l'anno. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest'arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.
E fuori dall'Italia cosa succederà?
In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid).
In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l'anno nuovo.
In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte vengono bruciati per le strade. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene che il numero dei peccati che una persona commette in un anno sia questo ed in questo modo ci si purifichi).
In Germania il Capodanno si festeggia in maschera come a Carnevale.
In India il Capodanno non può essere festeggiato in casa: è obbligatorio uscire in strada.
A Capodanno in Romania si fanno gli auguri agli animali. In questo Paese sono ancora vive antiche usanze e credenze popolari, ad esempio in alcune zone si crede ai folletti e alle fate, si seguono riti propiziatori con pane, acqua o elementi semplici. In molti casi la tradizione è legata alla natura, come nel caso della notte di San Silvestro. A Capodanno in Romania è infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano facendo loro gli auguri per il nuovo anno.
In Grecia c'è l'usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra.
In Sudamerica c'è l'usanza di mangiare chicchi d'uva e di esprimere dodici desideri: uno per ogni mese dell'anno. In Brasile invece è d'obbligo indossare vestiti bianchi o dorati.
Anche Google saluta l'anno che sta per finire e lo fa con un 'best of' dei
migliori doodle (i doodle sono versioni modificate del logo di Google che vengono visualizzate sulla home page in occasione di particolari eventi e feste o ricorrenze) disegnati e messi online nel 2012: da Cappuccetto Rosso e
il lupo per i fratelli Grimm ad Ada Lovelace la prima programmatrice
informatica; da Dracula, per il 165/o anniversario dalla nascita di Bram
Stoker, a quello interattivo dedicato a Robert Moog, l'inventore del
sintetizzatore fino a quelli celebrativi delle Olimpiadi di Londra.
Google ha creato anche un video di 150 secondi contenente le parole e le
immagini più cliccate sul motore di ricerca nel corso dell'anno che sta
per finire: da Felix Baumgartner a
Pistorius, da Obama al Gangnam Style, eccolo qua:
In ogni caso da domani inzierà un nuovo anno e quindi vi chiedo: quali sono le cose che vi porterete sempre nel cuore di questo anno che stasera si concluderà? Quali buoni propositi avete per l'anno che verrà?
TANTI AUGURI DI CUORE A TUTTI VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE