sabato 24 novembre 2012

L'Uomo che piantava alberi

Stamattina abbiamo visto insieme "L'uomo che piantava alberi" che io personalmente trovo toccante e profondo.
Un racconto magnifico, di quelli che ti fanno pensare e ripensare per giorni a quanto un uomo, nelle sue piccole azioni quotidiane invisibili ai più, possa esprimere al massimo grado la presenza di qualcosa di superiore. Un racconto di amore, di radicamento e attaccamento alla terra, di solitudine proficua, di grande generosità, di infinita saggezza.

Se volete rivederlo o farlo vedere a qualcuno ecco il link su youtube:

Ma l'uomo che piantava alberi esiste davvero?
Quando l'autore francese Jean Giono scrisse il racconto "L'uomo che piantava alberi" non si ispirò ad alcuna storia vera, ma creò il personaggio di fantasia Elzéard Bouffier per spingere i lettori a innamorarsi degli alberi.
In India a più di 8000 chilometri di distanza, vive Jadav Payeng, che non ha mai sentito parlare del libro di Giono, ma per molti  potrebbe essere il vero Bouffier.
Jadav Payeng
Poco più di 30 anni fa, l'allora adolescente Jadav "Molai" Payeng ha iniziato a piantare dei semi lungo una striscia di sabbia arida nei pressi del suo paese natio nella regione di Assam, India del nord, con l'intento di far crescere un rifugio per la fauna selvatica. Poco dopo, Molai decise di dedicare la vita a questa impresa, e quindi si è trasferito in un luogo dove potesse lavorare a tempo pieno alla creazione di un nuovo e lussureggiante ecosistema. Incredibilmente, questo luogo oggi comprende 1.360 acri di giungla che Payeng ha piantato da solo, con le sue stesse mani.
Tutto è iniziato nel lontano 1979, quando le inondazioni hanno portato un gran numero di serpenti su questa striscia di sabbia.
Un giorno, dopo che le acque si erano ritirate, Payeng, allora solo sedicenne, ha ritrovato il posto pieni di rettili morti. In quel momento la sua vita ha avuto una svolta.
I boschi di Molai
Lasciata la scuola e la famiglia, ha cominciato a vivere sul banco di sabbia. Payeng ha accettato volentieri una vita in isolamento. Ha iniziato a prendersi cura delle piante innaffiandole mattina e sera, potandole quando necessario. Mentre ci sono voluti anni perchè la dedizione lodevole di Payeng ricevesse un meritato riconoscimento a livello internazionale, la fauna selvatica nella regione non ci ha messo molto a beneficiare di questa foresta "fatta a mano".
Dopo pochi anni, la lingua di sabbia si è trasformata in un boschetto di bambù. Dimostrando una profonda conoscenza degli equilibri ecologici, Payeng ha trapiantato all'interno del suo fiorente ecosistema anche le formiche rosse in modo da rafforzare l'armonia naturale del territorio. Presto il banco di sabbia un tempo senz'ombra si è trasformato in un ambiente abitato da svariate creature.
I boschi di Molai
La foresta, chiamata da molti "i boschi di Molai", ora fa da casa a numerosi uccelli, cervi, rinoceronti, tigri, elefanti, specie che altrove stanno rischiando sempre di più di perdere il proprio habitat.
Nonostante l'importanza del progetto di Payeng, il Dipartimento forestale della regione è venuto per la prima volta a conoscenza di questa foresta solo nel 2008, e da allora ha cercato di sostenerne l'impegno. 

"...è una storia esemplare che racconta di come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla distruzione"

9 commenti:

  1. anche a me ha colpito che un solo uomo ha piantato delle querce in un 'deserto' facendo crescere una foresta. Poi a questo fatto si può dire che il 'pastore' l'ha fatto non per lui ma per gli altri. E come noi oggi dobbiamo seguire le idee di Al Gore anche se pensiamo spesso: < tanto noi saremo morti, quindi ci penseranno quelli nel futuro >. NO perchè il mondo è di TUTTI . (comunità planetaria) !!!!!

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  2. Caro Alex quando vuoi sei bravissimo ad accogliere e far germinare i semi che la scuola sta cercando di offrirvi. Siete voi la nostra foresta!

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  3. a me ha colpito molto il film, ma mi dispiace un pò per la grafica perchè non era delle migliori

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  4. co concordo sia con Alex sia con Andrea... Molto bello il messaggio ma la grafica non mi è proprio piaciuta!

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  5. concordo con alex lavinia e andrea

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  6. Concordo con francesco,alex,lavnia e andrea.

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  7. la grafica invece a me è piaciuta molto!!

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  8. secondo me è stato più interessante di un film normale!!!

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