Non tutti sanno che...
Il Carnevale è una festività di tradizione
cristiana, ma prende origine da riti pagani più antichi. Quello che rendeva
speciale questo evento per gli antichi greci e romani, era la possibilità di
"trasgredire" una volta all'anno le rigide regole sociali che
comandavano le vite di tutti. Le maschere servivano proprio a rendere più
"reale" questa evasione dalla propria quotidianeità.
La parola carnevale deriva dal latino "carnem
levare" ("eliminare la carne") poiché anticamente
indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (martedì
grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Il Carnevale non ha una data fissa perché ogni
anno dipende da quando cade Pasqua. Il tempo di Carnavale infatti inizia la
prima domenica, delle nove che precedono la domenica di Pasqua. Raggiunge il
culmine il giovedì grasso e termina il martedì successivo, ovvero il martedì
grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri, l'inizio della Quaresima.
I coriandoli sono piccoli ritagli di carta colorata usati nelle festività per essere lanciati in aria o su persone. In inglese, tedesco, francese, olandese, svedese e in spagnolo sono stranamente chiamati con il termine italiano di confetti. L'origine della confusione linguistica ha origine nel Rinascimento quando in Italia durante il carnevale si usava lanciare veri e propri dolcetti, i confetti appunto. È attestato che già prima del 1597 i confetti stessi erano anche chiamati coriandoli «cuopronsi i coriandoli di zucchero per confetti», ovvero si utilizzassero talora i semi della pianta del coriandolo al posto delle mandorle nei piccoli dolci.
In seguito, pur rimanendo chiamati coriandoli si utilizzarono nei lanci palline di carta colorata o di gesso. Solo nel 1875 furono adottati i cerchi di carta, grazie all'inventiva dell'ingegner Enrico Mangili di Crescenzago (Milano) che iniziò a commercializzare come coriandoli i cerchi di carta di risulta dalle carte traforate utilizzate in sericoltura per l'allevamento dei bachi da seta.
L'invenzione dei coriandoli di carta è attribuita all'ingegnere Ettore Fenderl: secondo un racconto da lui stesso riferito (e riportato anche in un'intervista alla radio Rai del 1957), per festeggiare il Carnevale del 1866 avrebbe ritagliato dei triangolini di carta in quanto non aveva il denaro per comprare i confetti di gesso allora in uso.
ECCO QUA LE VOSTRE FOTO DEL CARNEVALE 2013:
ci siamo proprio divertiti!!!!!!!!!
RispondiEliminasofia
è VERO!!!
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