sabato 29 giugno 2013

I fishook terza bi

Vi presento la MIA terza B e ne approfitto per raccontarvi qualcosa che vi aiuterà a capire il mio modo di essere prof.
Non posso fare a meno di avere un occhio di riguardo per i miei studenti che, diciamo... sono meno brillanti.
M. oggi è un uomo di successo, i capelli brizzolati non lo invecchiano, ma se mai lo rendono più affascinante; professionalmente è stimato e realizzato ben oltre i confini della città. Segue corsi d'aggiornamento, viaggia e, quando racconta tutto ciò, sa essere divertente ed avvincente.
Per fortuna (diciamo così) ha dovuto ripetere la seconda media, così abbiamo avuto la possibilità di conoscerlo: la scuola non faceva proprio per lui. Oggi penso che la scuola dovrebbe trovare il modo di arrivare al cuore di tutti e che ci doveva essere qualcosa di sbagliato in un'istruzione che non ha saputo valorizzare le intelligenze di M. o di A. o di altri miei compagni. Io andavo bene, ma, voti a parte, non sono mai stata migliore di loro!
Allora però ci ridevamo anche sopra... ridevamo di tutto e continuamente e ancora ridiamo di gusto quando abbiamo modo di rivederci.
Per esempio nella foto indossiamo una maglietta con la scritta "I fishook terza bi", legata ad un episodio davvero esilarante.
Terza media: esame finale, prova scritta di inglese.
M. sta uscendo di casa e la mamma non può evitare di fargli tutte le raccomandazioni del caso. Così decide che che la metterà tutta e, per non scrivere strafalcioni, controllerà ogni parola sul dizionario!
La prova gli chiede di immaginare di scrivere una lettera ad un corrispondente e lui vuole dire che ama la musica pop...
Vediamo un po'...
Io amo la musica pop.
dunque dunque...
Io = I : facile
amo... bene, lo cerco sul dizionario: fishook
musica pop lo so: pop music! bene!

I fishook pop music!

L'unico problema è che è vero che amo in inglese si dice fishook... ma si tratta di amo da pesca!

Eccomi qui quasi trent'anni dopo.
Mi illudo che la scuola nel frattempo abbia imparato a valorizzare le intelligenze di tutti, ma ogni volta che mi trovo di fronte ad un ragazzo che fatica a studiare provo per lui un grande rispetto e anche, lasciatemelo dire, affetto.
Penso che dentro di lui ci potrebbe essere un altro M. che deve ancora sbocciare...
A proposito... M. ti ho mai detto che ti voglio bene?
Barbara




sabato 22 giugno 2013

SUPER LUNA in arrivo domenica sera

Appuntamento domenica sera (23 Giugno) con la super Luna: la Luna piena più vicina alla Terra del 2013 poichè raggiungerà la distanza minima di 357.000 chilometri vale a dire che si troverà alla minima distanza dalla Terra,cioè in perigeo (in greco significa "che sta presso la Terra").
.Il disco della Luna apparirà più grande del 14 per cento e del 30 per cento più luminoso. Sarà impossibile cogliere ad occhio nudo la differenza con una qualsiasi altra Luna piena. Per chi trova in mare, l'unico effetto osservabile saranno le maree, un po' più consistenti a causa della particolare vicinanza della Luna. La differenza tra la super Luna ed una normale Luna piena si potrà cogliere solo con l'aiuto di un telescopio oppure, più facilmente, con una macchina fotografica. Consiglio infatti di fotografare la Luna piena di domenica sera e quelle successive: confrontando le immagini ci si potrà facilmente rendere conto della differenza. Quello di domenica sera sarà, insomma, uno spettacolo bello ma non speciale: accade infatti all'incirca ogni 14 mesi. Il prossimo appuntamento con la super Luna è già fissato per il 10 agosto 2014, con una brillantissima Luna piena che ruberà la scena alle stelle cadenti.
Qualcuno la chiama erroneamente "Luna rosa": il suo colore può tendere al rosso quando è bassa sull'orizzonte perché l'atmosfera assorbe le radiazioni del colore blu (e non quelle del rosso che quindi riflette a noi)  ma il fenomeno scompare quando si alza. Nessuna Luna colorata di rosa dunque, nonostante questa 'leggenda metropolitana' si stia moltiplicando in rete.
Non resta che godersi lo spettacolo, magari da un luogo lontano dalle luci della città o da un osservatorio astronomico. E che il bel tempo ci permetta di ammirare una splendida super Luna, gigante e ... gialla (in realtà la Luna è grigia, ma ci appare gialla perchè riflette la luce del Sole; il nome Luna significa proprio 'luce riflessa').

domenica 16 giugno 2013

E' questa la vita che sognavo da bambino

Non è ancora buio: le nove in punto. Senza neanche un minuto di ritardo parte la musica ed esce lui: Lorenzo Cherubini, più noto come Jovanotti.
Le prime parole che gli escono di bocca, ma lo esprime anche con il linguaggio non verbale, fidatevi, sono:- E' questa la vita che sognavo da bambino.-
Per due ore e mezza ha cantato la gioia, l'amore per la vita, il rispetto per l'altro nelle sue mille sfumature, la fiducia. Credo che siano le persone così che possono cambiare il mondo. Non siete stanchi anche voi di gente che attacca gli altri, si lamenta sempre, esprime odio o dichiara di non credere proprio in niente?
Ecco allora adesso ve lo dico.
E' questa la vita che sognavo da bambina... una figlia ed un marito meravigliosi, genitori che ancora sanno accogliermi e amarmi come sono, amici di cui fidarsi...
...e voi.
Il mio mestiere, il mio lavoro, la mia professione (cercate pure le diferenze di significato tra questi sinonimi), la mia passione.

mercoledì 5 giugno 2013

Un vecchio e un bambino si preser per mano...



Abbiamo provato ad applicare alcuni strumenti utilizzati per l'analisi del testo poetico a famosi brani della canzone d'autore italiana.
Il vecchio e il bambino di Francesco Guccini
Questo è il commento di Emanuele Faccani: 
 

Questa magnifica poesia, di Francesco Guccini, famosissimo cantautore Italiano, presenta un’intensità di significati sorprendente; spicca il fatto che anche al giorno d’oggi, nonostante le tecnologie più avanzate, gli anziani sono, e continueranno sempre ad essere, un tesoro per la  nostra società! 
Ed è proprio andando a scavare in queste “fonti materiali” viventi che possiamo comprendere i cambiamenti radicali, ed importantissimi, che hanno subito il mondo lo spazio che ci circonda fino ad arrivare a noi ;ed è proprio questo il significato principale che ricorre in tutta la poesia! Nel testo infatti il vecchio, guardando il mondo corrotto di oggi, si mette a piangere, il bambino allora deride, anche se in modo compassionevole, i vecchi, affermando che non sanno distinguere il vero dai sogni.
L’anziano signore allora, tirando fuori tutte le perle di saggezza che ha in sé, inizia a fantasticare, immaginando che l’uomo, come una volta dipenda dalle stagioni, infatti oggi, con tutte le comodità, per noi cambia poco e niente che vi sia freddo, caldo, che piova o che nevichi; infatti noi come persone civili non sapremmo minimamente in che modo sopravvivere allo stato brado! Alla fine lo sguardo del bambino non è più quello di uno che crede di aver appreso tutto dalla vita, ma un volto pieno di tristezza, malinconia, malumore,…  insomma uno sguardo che dice di più dell’apparenza. Così il bambino con gioia, ma allo stesso tempo inorridito da ciò che è capace di fare l’uomo, esclama:          
“Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!” 
Anche la musica di sottofondo non è stata scelta a caso da Guccini, è creata apposta proprio per identificare bene il mondo di oggi e farci sognare sul modo di vivere di una volta, quando ancora se volevi un po’ di farina dovevi presentarti al mulino con il grano già raccolto. Alterna una melodia che fa pensare a suoni tradizionali a musica di sintesi. Il lessico è ricercato, per una presentazione perfetta. Ancora una volta la memoria entra in primo piano, perché è importante per chiunque e di qualunque cosa si voglia parlare e di conseguenza anche ricordare.


Il vecchio e il bambino:
Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"