Oggi mentre preparavo il pranzo ho pensato a quanto sia istruttivo
cucinare. Occorre fare calcoli, pesare, gestire bene il tempo, leggere attentamente le ricette, rispettare le consegne e riconoscere la qualità degli ingredienti.
Con la prof. di matematica scoprirete, per esempio, cosa fare se una ricetta è per quattro persone, ma voi siete sette a tavola...
Anche per quanto riguarda la geografia la cucina è illuminante.
Per esempio ci riconosciamo italiani mangiando e preparando certi piatti e dovendo cambiare casa e regione portiamo con noi gelosamente le nostre specialità: indimenticabili sono le orecchiette che faceva mia suocera, originaria della Puglia. Eppure certi piatti, che ci sembrano italianissimi, raccontano storie interessantissime: prendiamo per esempio la
pizza. Senza dubbio è una specialità italiana, ma il pomodoro viene da lontano: è stato importato dall'America dopo la sua scoperta. La farina viene ottenuta dal grano, che coltiviamo anche nei dintorni, eppure sin dai tempi dell'Impero romano veniva prodotto in zone specifiche e anche oggi i "granai del mondo" si trovano nelle regioni temperate degli Stati Uniti, delll’Argentina ed dei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Il basilico proviene addirittura dall'India!
Anche in cucina è importante la geografia, no? Che lo vogliamo o meno anche un piatto come la pizza, (ma potremo dire lo stesso anche di pasta, banane, cioccolato,...) dimostra che vale la pena di aprirsi al mondo in cui viviamo.
Concludo con parole che si trovano in molti siti internet, e che spero ci facciano riflettere.
Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina
e i tuoi numeri sono arabi.
La tua auto è giapponese
e il tuo caffè è brasiliano.
Il tuo orologio è svizzero
e il tuo walkman è coreano.
La tua pizza è italiana
e la tua camicia hawaiana.
Le tue vacanze sono turche,
tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo,
non rimproverare al tuo vicino
di essere straniero.
Aspetto i vostri commenti!